L’iPhone 5Con è ancora uscito, non ci sono ancora immagini ufficiali (anche se in rete ne girano diverse, persino dei video, ma ancora nulla di marchiato mela) ma scatena già polemiche. Non solo perché il concetto di “low cost” potrebbe non essere particolarmente “low” (si vocifera di un prezzo intorno ai 500 euro), ma anche perché la polemica è sulla violazione dei diritti dei lavoratori.
Non di una fabbrica dell’estremo oriente, ma statunitense.
La China Labor Watch denuncia l’azienda per non aver pagato gli straordinari ai lavoratori, di costringerli a turni in piedi di undici ore ininterrotte, se non per una brevissima pausa pranzo di poco superiore alla mezz’ora, di discriminarli per troppi tatuaggi. E varie altre.
Non sembra un livello da suicidio come la tristemente nota Foxconn, ma nemmeno da appuntarsi una medaglia per la gestione del personale operativo che lavora su iPhone 5C.
Apple ha dichiarato di avere subito aperto una indagine interna per la verifica delle accuse e della situazione reale.