Abbiamo già osservato in un flash di come l’Italia sia a serio rischio cybercrime. Siamo indietro, sottovalutiamo i rischi, abbiamo uno dei livelli di alfabetizzazione informatica più bassi. Adesso diventa lampante come anche le aziende e le attività produttive siano a rischio crimine infromatico. Non è una cosa rassicurante, soprattutto perché ci si rende conto di come il problema principale stia nell’aggiornamento delle protezioni anche per i nuovi supporti. Tragico rendersi conto che il dato che emerge da una recentissima ricerca renda palese come la copertura della information security in Italia raggiunga lo sconsolante risultato del 10%. Doppiamente sconsolante se il 93% delle società censite ha dichiarato di avere aumentato gli investimenti nell’ambito, o non aver comunque ridotto il budget a disposizione. Dati sconfortanti, e non poco. Per maggiori informazioni: Aziende a rischio cybercrimine. Cresce la spesa per la security ma c’è poca attenzione alle nuove tecnologie.