Non si può non comunicare

In ogni momento della nostra vita, comunichiamo. Uno sguardo, un silenzio, un gesto o una parola. Qualsiasi cosa noi facciamo è un gesto comunicativo. Lo studio della comunicazione è una branca ben precisa della psicologia, che ha ramificazioni anche nella filosofia. Lo psicologo e filosofo austriaco Paul Watzlawick elaborò con la scuola di Palo Alto, in California, i cinque elementi fondanti e sempre presenti in una comunicazione.

Gli assiomi della comunicazione

  1. È impossibile non comunicare. Qualsiasi genere di interazione interpersonale comunica qualcosa all’altro soggetto.
  2. In ogni comunicazione avviene una metacomunicazione che regola i rapporti tra gli interlocutori.
  3. I flussi comunicativi all’interno di una comunicazione sono regolati dalla punteggiatura che utilizzano i due soggetti comunicanti.
  4. Le comunicazioni possono essere analogiche o digitali, che rispettivamente riguardano qualcosa di visivo come immagini o segni o uditivo o scritto, come le parole.
  5. La comunicazione può avvenire sul piano simmetrico o asimmetrico. Nel primo caso lo scambio avviene allo stesso piano, come per esempio tra due amici o colleghi di lavoro a pari livello, mentre nel secondo i coinvolti non sono allo stesso piano, come nel caso di madre e figlio o tra un professore e uno studente.

Comprendere coscientemente una comunicazione

Il “gioco”, per così dire, è tutto qui. Il modo, la scelta delle parole, i gesti da compiere ma anche da comprendere del nostro interlocutore. Un processo automatico per i più, che agiscono senza analizzare coscientemente quello che avviene in uno scambio. Ma quando si tratta di comunicazione commerciale non ci si può esimere dall’apprendere meglio come nuotare nel mare delle interazioni sociali.